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Innovazione e ricerca
La più antica sepoltura di una neonata in Europa
Rinvenuta in una grotta in Liguria, la piccola bambina – soprannominata “Neve” – è vissuta circa 10.000 anni fa: aveva tra 40 e 50 giorni al momento della morte ed è stata seppellita insieme ad un corredo di ciondoli e perline. La scoperta permette di fare luce sull’antica struttura sociale e sul comportamento funerario e rituale dei cacciatori-raccoglitori nella prima fase del Mesolitico
Innovazione e ricerca
Il restauro degli affreschi? Si può fare con la luce, grazie ad un brevetto Unibo
Studiosi dell’Alma Mater, in collaborazione con il CSIC - Consejo Superior de Investigaciones Científicas, hanno messo a punto una nuova tecnica per il restauro delle opere d’arte, attraverso una soluzione da applicare sulla zona dell’intervento e il trattamento con una fonte luminosa a una specifica lunghezza d'onda
Innovazione e ricerca
La molecola a forma di manubrio con proprietà magnetiche uniche
Ideata e sintetizzata da un gruppo internazionale di ricerca, potrebbe essere utilizzata per mettere a punto nuovi materiali magnetici organici flessibili con possibili applicazioni nel campo dell’elettronica organica, della spintronica e dell’ottica non lineare
Innovazione e ricerca
Il più antico gioiello decorato rinvenuto in Eurasia
Risalente a 41.500 anni fa e trovato in una grotta in Polonia, è un ciondolo d’avorio decorato da 50 puntini che disegnano una curva circolare irregolare. L’analisi del reperto – guidata da studiosi dell’Università di Bologna – amplia le nostre conoscenze sui tempi di comparsa di questi oggetti realizzati dai primi Homo sapiens arrivati in Europa
Innovazione e ricerca
Molecole innovative per la salute: una nuova strumentazione al Dipartimento di Chimica
Ottenuta grazie ad un finanziamento della Fondazione Carisbo, permette di effettuare la cromatografia liquida ad alta prestazione-spettrometria di massa (HPLC-MS) e consentirà di sviluppare nuove ricerche con applicazioni in campo medico e farmacologico
Innovazione e ricerca
Scoperti microrganismi fossili vissuti 3,4 miliardi di anni fa
Ritrovati in Sudafrica, si tratta della più antica testimonianza di batteri coinvolti nel ciclo del metano: la scoperta amplia le frontiere degli habitat che avrebbero potuto ospitare le prime forme di vita sul nostro pianeta, e potrebbe rivelarsi utile anche per la ricerca di tracce di vita su altri pianeti, a partire da Marte
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Sigarette a riscaldamento del tabacco e rischio per la salute
Una ricerca su modelli animali ha evidenziato che le concentrazioni di prodotti tossici rilasciati sono significativamente inferiori rispetto a quelli prodotti dalle sigarette tradizionali, ma l’utilizzo a lungo termine potrebbe contribuire all’insorgenza di malattie polmonari ostruttive e al rischio di cancro
Innovazione e ricerca
Per diagnosticare (e curare) un tumore potremmo cominciare ad “ascoltarlo”
Un gruppo di ricerca coordinato da studiosi dell’Università di Bologna ha messo a punto un sistema innovativo che, sfruttando l’effetto fotoacustico, potrebbe permettere non solo di identificare con maggiore precisione le cellule tumorali, ma anche di guidarne l’eliminazione
Innovazione e ricerca
Meccanica dell'infinitamente piccolo: NanoGear, verso un ingranaggio molecolare
Moti oscillatori e rotatori di parti differenti sono combinati in una molecola artificiale di nuova concezione, aprendo la strada alla realizzazione di dispositivi capaci di trasformare e trasmettere movimenti sulla scala dei nanometri
Innovazione e ricerca
Nuove molecole per combattere la tubercolosi multiresistente
I nuovi composti si sono dimostrati validi candidati per lo sviluppo di nuovi farmaci in grado di contrastare anche le forme più resistenti del batterio
Innovazione e ricerca
Le migrazioni che hanno cambiato il patrimonio genetico degli europei sono più antiche di quanto pensavamo
L’analisi del DNA antico estratto da un reperto umano risalente a 17000 anni fa retrodata di almeno 3000 anni rispetto a quanto si era creduto fino ad oggi le migrazioni di gruppi dall’Europa orientale e dall’Asia occidentale che hanno contribuito a formare il genoma dei popoli europei contemporanei
Innovazione e ricerca
Il genoma dei primi Sapiens europei, tra antenati neandertaliani e discendenti asiatici
I più antichi uomini moderni che hanno abitato l'Europa, vissuti circa 45.000 anni fa, hanno contribuito a formare il patrimonio genetico degli umani attuali, in particolare delle popolazioni dell'Asia orientale. E nei loro genomi sono emersi ampi tratti di DNA dell'Uomo di Neandertal