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Innovazione e ricerca
Un nuovo test rapido per il coronavirus SARS-CoV-2
Rapido ed economico, utilizza un semplice campione di saliva per riconoscere la presenza di IgA specifiche per il virus, una classe di anticorpi prodotti come prima risposta ad una minaccia esterna. Il dispositivo potrebbe essere usato sia per la diagnosi precoce dell’infezione che per valutare l’efficacia dei vaccini in fase di sperimentazione
Innovazione e ricerca
L’uomo moderno ha raggiunto la parte più occidentale dell’Europa già 40.000 anni fa
Circa 5.000 anni prima di quanto si era creduto fino ad oggi: un'epoca in cui i Neandertaliani erano forse ancora presenti nella regione. La scoperta deriva dall’analisi di reperti rinvenuti nella grotta di Lapa do Picareiro, nel Portogallo centrale
Innovazione e ricerca
Il più antico DNA di Neandertal dell’Europa centro-orientale
Risale a 80.000 anni fa ed è stato rinvenuto analizzando un dente molare scoperto in Polonia. Un risultato importante per comprendere un periodo cruciale della storia dei Neandertaliani, rispetto al quale esiste oggi un numero molto limitato di reperti geneticamente analizzati
Innovazione e ricerca
Il nuovissimo orologio al radiocarbonio che aiuterà gli scienziati a svelare i segreti del passato
Un gruppo internazionale di ricerca, che ha coinvolto anche l’Università di Bologna, ha messo a punto nuovi standard per le datazioni al radiocarbonio che permettono di datare reperti risalenti fino a 55.000 anni fa con una precisione fino ad oggi impensabile
Innovazione e ricerca
L’Alma Mater in orbita con l’esperimento SpaceLysis
È uno dei quattro esperimenti previsti a bordo del satellite DIDO-3 e permetterà di capire in che modo le condizioni di microgravità presenti nello spazio influenzano l’azione degli agenti antimicrobici contro patogeni batterici
Innovazione e ricerca
“Nanostelle” e “nanofiori”? Il problema della forma nelle nanoparticelle
Hanno dimensioni nell’ordine dei miliardesimi di metro, ma la loro forma può essere cruciale per determinare le loro interazioni con cellule, molecole e con i sistemi biologici in generale. Ad oggi, però, non esiste un consenso scientifico su come classificarle. UniboMagazine ne ha parlato con il professor Matteo Calvaresi, che guida il NanoBio Interface Lab al Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician”
Innovazione e ricerca
Test sierologici più efficienti grazie ad uno studio a guida Unibo
Una tecnica innovativa di elettrochemiluminescenza (ECL) permette di ottenere esami – compresi quelli per il coronavirus SARS-CoV-2 – più veloci, economici e con livelli di sensibilità molto maggiori di quelli attuali
Innovazione e ricerca
Il più antico Homo sapiens “europeo”: trovati in Bulgaria resti di oltre 45.000 anni fa
È la più antica evidenza diretta della presenza della nostra specie in Europa: le datazioni dei reperti sono state realizzate da un team internazionale diretto dalla professoressa Sahra Talamo dell’Università di Bologna, grazie ad un’analisi al radiocarbonio ad altissima precisione
Innovazione e ricerca
Coronavirus: la ricerca Unibo in campo per la protezione del personale sanitario
Allestiti nel giro di tre giorni nuovi laboratori in grado di effettuare complessi test di sicurezza sulle mascherine; in fase di partenza una produzione pilota di nuovi materiali filtranti nanostrutturati; realizzati centinaia di litri di soluzione idroalcolica disinfettante destinati al Policlinico di Sant’Orsola
Innovazione e ricerca
Verso l’industria solare: realizzato un sistema ad alta efficienza che produce idrogeno e composti chimici ad alto valore aggiunto
Azionato unicamente dall’energia del Sole, si basa sull’utilizzo di un particolare semiconduttore nanostrutturato: vicina l’applicazione su scala industriale
Innovazione e ricerca
Un’avventura sotterranea per prepararsi alla vita nello spazio
Sei astronauti di cinque agenzie spaziali hanno partecipato al progetto di addestramento CAVES, promosso dall'Agenzia Spaziale Europea: un viaggio nelle grandi cavità della grotta di Lepa Jama, in Slovenia, realizzato grazie all'importante contributo di studiosi dell’Università di Bologna
Innovazione e ricerca
Perché la vitamina E può aumentare il rischio di tumore alla prostata
Utilizzata negli integratori antiossidanti, in determinate condizioni può provocare un effetto opposto e favorire quindi meccanismi cancerogeni. Lo mostra un nuovo studio guidato da ricercatori dell’Università di Bologna